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Mendelssohn-Bartholdy, Felix.

Compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco. Appartenente a una famiglia colta e agiata, visse a Berlino dal 1811, dove ricevette un'ottima educazione musicale. In occasione di un viaggio a Parigi, prese lezioni di pianoforte da Madame Bigot, considerata una delle migliori pianiste dell'epoca. Tornato a Berlino, continuò a studiare pianoforte con L. Berger e iniziò lo studio dell'armonia con C.F. Zelter e del violino con C.W. Henning. A soli nove anni diede il primo concerto di pianoforte in pubblico; dopo quell'esibizione, Zelter lo volle come Kantor alla Singakademie, della quale era direttore. Nonostante la sua intensa attività come musicista, M. continuò gli studi classici, coltivando anche la pittura. A dodici anni aveva già realizzato numerose composizioni: sinfonie, sonate per violino e pianoforte, brani per organo, liriche, un trio per archi, una cantata. In questo periodo M. conobbe Weber e fu ospite di Goethe a Weimar. Nel 1822 tenne una serie di concerti in Svizzera. Qualche anno dopo, tornato a Parigi con il padre, vi incontrò Hummel, Kalkbrenner, Meyerbeer e Rossini. Nel 1826 scrisse una delle sue più note opere giovanili, l'Ouverture per il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare (cui il musicista fece seguire, una quindicina di anni più tardi, le musiche di scena). Terminati gli studi universitari, nel 1827 programmò l'esecuzione della Passione secondo San Matteo di J.S. Bach. La Passione, che non era più stata eseguita da molto tempo, venne suonata alla Singakademie di Berlino il 10 marzo 1829; anche se incompleta e non perfetta, l'esecuzione segnò l'inizio della rivalutazione di Bach, allora quasi dimenticato. Dal 1830 M. compì numerose tournée come pianista e direttore d'orchestra: si esibì in Inghilterra, in Scozia, in Austria, in Italia, in Svizzera, in Francia e nella Germania meridionale. Dai frequenti viaggi trasse ispirazione per la realizzazione di alcune composizioni, tra cui la Sinfonia n. 4 (Italiana, 1833) e l'ouverture Le Ebridi, nota anche come La grotta di Fingal, ricca di riferimenti alle atmosfere scozzesi, rintracciabili anche nella Sinfonia scozzese (1841). Tra le opere pianistiche M. pubblicò a Londra un volume di Romanze senza parole (otto quaderni composti tra il 1829 e il 1845). Altri lavori di notevole importanza furono il Concerto in sol minore op. 25, alcune ballate e l'oratorio Paulus (eseguito a Düsseldorf nel 1836). L'attività di M. non conobbe soste: ventiquattrenne diresse l'orchestra al festival di Düsseldorf, assumendo poi la direzione del teatro locale; nel 1835 venne nominato direttore della Gewandhaus di Lipsia, città nella quale ricevette la laurea ad honorem. Nel 1841 l'imperatore di Germania lo chiamò a Berlino per dirigere la sezione di musica dell'Accademia delle arti; l'anno seguente, tuttavia, a seguito di problemi con alcuni suoi colleghi, M. si recò a Lipsia e vi fondò il conservatorio. Trasferitosi per qualche tempo in Inghilterra, diresse nel 1846 la prima esecuzione dell'oratorio Elias e vari altri concerti accompagnato dal celebre violinista Joachim. La morte della sorella Fanny e le sue malferme condizioni di salute lo spinsero a ritirarsi in Svizzera, dove terminò il suo Quartetto in fa minore op. 80. Nel 1847 rientrò a Lipsia dove morì nello stesso anno. Tra le sue opere più significative ricordiamo ancora: le sinfonie della Riforma (1830) e del Lobgesang (1840); La prima notte di Valpurga (1831-41) cantata per soli, coro e orchestra su testo di Goethe; l'oratorio Christus (1847, incompiuto); il Concerto per violino in mi minore op. 64 (1844); le due opere Capriccio brillante e Rondò brillante per piano e orchestra; il Trio con pianoforte op. 49 (1839); i tre Quartetti op. 44; l'opera breve per il teatro di carattere giocoso Le nozze di Camacho (1827) (Amburgo 1809 - Lipsia 1847).